• Edizioni di altri A.A.:
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  • Lingua Insegnamento:
    ITALIANO 
  • Testi di riferimento:
    Per i frequentanti:

    Michele Di Giorgio, «Per una polizia nuova». Il movimento per la riforma della Pubblica Sicurezza (1969-1981), Roma, Viella, 2019
    https://www.viella.it/libro/9788833130873

    Enzo Fimiani, Dall’altra parte della piazza. Il I reparto Celere a Roma nel 1977, in Il movimento del ’77. Radici, snodi, luoghi, a cura di M. Galfré e S. Neri Serneri, Roma, Viella, 2018, pp. 283-298
    [il saggio sarà messo a disposizione dal docente, in pdf, sulla piattaforma telematica Teams]

    Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere la lettura e lo studio del seguente saggio
    Marco Grispigni, Figli della stessa rabbia. Lo scontro di piazza nell’Italia repubblicana, in «Zapruder», I (2003), n. 1, pp. 50-71
    [il saggio sarà messo a disposizione dal docente, in pdf, sulla piattaforma telematica Teams]. 
  • Obiettivi formativi:
    Gli obiettivi formativi generali si propongono di dotare gli studenti frequentanti di alcuni strumenti mentali per:
    a) comprendere l’importanza della conoscenza storica
    b) formarsi una prospettiva che li aiuti a “pensare” in modo storico e critico, sul lungo periodo
    c) conoscere almeno qualche rudimento dei metodi e del “mestiere” dello storico
    d) accostarsi alle più rilevanti questioni della Storia contemporanea, dalla Rivoluzione francese di fine ‘700 agli inizi del secolo XXI, approfondendo tra l’altro i legami tra l’accelerazione storica degli ultimi due secoli circa e i tempi attuali che gli studenti si trovano a vivere. 
  • Prerequisiti:
    Pur essendo auspicabile una buona conoscenza di base delle questioni storiche fondamentali dell’età contemporanea, il corso è comunque finalizzato, tra l’altro, proprio a colmare eventuali lacune per tutti gli studenti frequentanti. 
  • Metodi didattici:
    L’insegnamento si articola in 6 CFU (pari a 48 ore di attività frontale di lezione) e si terrà nel primo semestre, tra ottobre 2022 e gennaio 2023, con n. 4 ore di lezioni settimanali su due giorni, dal lunedì al martedì (sulla base del calendario accademico).

    Le lezioni avranno una metodologia volutamente rivolta al dialogo e alla interazione tra docente e studenti.

    A seconda degli interessi mostrati nel corso delle lezioni, verrà concordato tra docente e studenti l’utilizzo o meno di strumenti ulteriori (come il ricorso ad audiovisivi o l’organizzazione di seminari condotti da storici o studiosi autorevoli, in grado di allargare l’orizzonte didattico e gli stimoli conoscitivi). 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    L’esame sarà condotto con metodo orale.

    La verifica dell’apprendimento si baserà:
    1) per gli studenti frequentanti, sia sui contenuti dei testi di riferimento, sia su tutto quanto emergerà dalle lezioni frontali;
    2) per gli studenti non frequentanti, sui contenuti dei testi di riferimento.

    La verifica tenderà naturalmente ad accertare il livello della preparazione.
    Ciò che però più interessa non sono i “saperi” sugli specifici temi dei testi, bensì soprattutto altri aspetti.
    Tra questi, lo sviluppo delle seguenti capacità:
    a) di pensare “in modo storico”, con gli strumenti critici di approccio rispetto al passato più recente e alle sue complessità;
    b) di organizzare le proprie conoscenze in modo compiuto
    c) di utilizzare le enormi possibilità della lingua italiana con una certa proprietà di linguaggio. 
  • Sostenibilità:
     
  • Altre Informazioni:
    La frequenza delle lezioni non è obbligatoria.

    Il docente è a disposizione per chiarire qualsiasi dubbio sul corso durante i ricevimenti.

    I ricevimenti potranno essere concordati direttamente con il docente, scrivendogli preventivamente sulla sua mail istituzionale: enzo.fimiani@unich.it
    (attendendosi una risposta in tempi civilmente ragionevoli e non immediati). 

Gli studenti frequentanti verranno dotati degli strumenti per:
1) comprendere l’importanza della Storia e della conoscenza storica
2) formarsi una prospettiva mentale che li aiuti a “pensare” in modo più storico e critico, sul lungo periodo
3) conoscere i principali metodi, significati, obiettivi del mestiere dello storico
4) conoscere e comprendere alcune delle più rilevanti questioni della Storia contemporanea, dalla Rivoluzione francese di fine ‘700 agli inizi del secolo XXI, approfondendo tra l’altro i legami tra l’accelerazione storica degli ultimi due secoli circa e l’attualità che gli studenti si trovano a vivere in questi primi anni del XXI secolo
5) accostarsi a un cruciale aspetto della vicenda storica dell’Italia repubblicana: la storia delle sue polizie (e in generale dell’ordine pubblico in una democrazia), intesa come cartina di tornasole dei mutamenti profondi della società italiana dal secondo dopoguerra alla nostra attualità.

1) La prima parte del corso verrà dedicata a far comprendere agli studenti frequentanti l’importanza della storia come veicolo non solo di conoscenza ma anche di strumento critico e civile per vivere il presente da cittadini consapevoli e con cognizione di causa.

2) Nella seconda parte, ci si sforzerà di far conoscere strumenti e metodi del lavoro degli storici, per capire cosa ci sia “dietro” l’insegnamento.

3) La terza parte del corso servirà a dare un quadro d’insieme, breve ma critico e interpretativo, di alcune delle più rilevanti questioni della Storia contemporanea, dalla Rivoluzione francese di fine ‘700 agli inizi del secolo XXI, approfondendo tra l’altro i legami tra l’accelerazione storica degli ultimi due secoli circa e i tempi attuali che gli studenti si trovano a vivere

4) Nella quarta parte, verrà approfondita la sezione monografica del corso, che verterà su una delle grandi questioni storiche inerenti in modo diretto i temi e le finalità del corso di studi (richiamati dal titolo stesso della Magistrale): la storia, le evoluzioni, l’organizzazione, gli immaginari e la percezione collettiva delle polizie nell’Italia repubblicana rappresentano infatti una fondamentale prospettiva dalla quale guardare i cambiamenti della società italiana dal dopoguerra fino a oggi, nonché i nodi scivolosi dell’ordine pubblico e del rapporto tra potere politico, forze dell’ordine e cittadini in una democrazia moderna. Verranno approfonditi: i modi e i tempi attraverso i quali, a partire già dal 1945 e dall’immediato secondo dopoguerra, si è strutturata una “cultura” di una Pubblica sicurezza repubblicana; i limiti delle auto-rappresentazioni e dell’immaginario interno alla Polizia; le difficoltà annose, del corpo e dei governi dai quali esso è dipeso nel corso del tempo, nel seguire le grandi evoluzioni della società italiana dagli anni Sessanta in poi e nell’essere parte integrante di un tale movimento, fino alla legge di riforma del 1981 che ha mutato lo stato della PS da militare a civile; infine, si analizzeranno alcune risposte delle polizie a momenti decisivi di tensione e violenza politica dell’Italia contemporanea, come gli anni Settanta.

Si segnala che i non frequentanti aggiungeranno ai testi in bibliografia lo studio di un ulteriore saggio
[per cui si veda la sezione “testi di riferimento”].

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